La Stella Maris rappresenta la Madonna protettrice della gente di mare, non solo, quindi, dei pescatori, ma vanno compresi, sotto la sua tutela, tutti i naviganti in generale; una stella polare che guida verso le coste della salvezza. Tuttavia, sono soprattutto i pescatori a sentirla propria, ed infatti, la suggestiva processione, che nel corso degli anni ha subito vicende varie, li vede come protagonisti.
La prima versione della processione:
I pescatori di Taranto vollero
una processione a mare per la loro Madonna, necessità sentita soprattutto dalla
Cooperativa omonima, con a capo il presidente Cosimo Basile.
Durante la processione, i mezzi di
navigazione utilizzati erano vari:
- Barche,
- Barconi,
- Paranze,
- Motoscafi,
Mezzi che seguivano la barca principale, che trasportava la Vergine, chiamata
“SANTA MARIA”, appartenente al pescatore Giuseppe de Bartolomeo. I “cacciatori del mare”, nel numero di 8, che portavano la Madonna in spalla e a piedi scalzi, appartenevano tutti alla
Cooperativa Stella Maris.
L’abbigliamento
del pescatore:
- Pantaloni rimboccati,
- Maglietta canottiera blu,
- Fascia bianca cinta alla vita,
- Fazzoletto celeste alla gola,
La nuova processione:
Se un tempo
dell’aspetto organizzativo della processione se ne occupava solo la Cooperativa
Stella Maris, con il passare degli anni le cose sono cambiate, infatti, adesso,
esiste una collaborazione tra la suddetta e la Cooperativa Mar Jonio. La barca,
poi, che ha l’onore di trasportare la Madonna, non è sempre la stessa, ma viene
fatto un sorteggio tra i soci delle due Cooperative.
L’abbigliamento
dei pescatori è pressoché simile, con la differenza che, al contrario di una
maglia canottiera, viene indossata una tshirt bianca con l'immagine stampata della statua della Vergine e la scritta Stella Maris. I figli dei pescatori precedono la statua
della Vergine, durante la processione via terra, trasportando una rete, che a
detta di don Alessandro Greco, ha un significato di continuità dell’attività
della famiglia.
Il percorso della processione
La Stella Maris
effettuava, un tempo, un percorso via terra dalla Chiesa al molo Sant’Eligio,
nel porto mercantile, per procedere, successivamente, con l’imbarco, in modo da fare un giro attraverso il
Canale Navigabile. Un’usanza suggestiva, sotto il Ponte girevole, era quella di
lanciare in mare una corona d’alloro in ricordo dei caduti. La tappa finale
della processione dal Mar Piccolo, culminava nel ritorno alla vecchia Chiesa.
Il tragitto che
oggi compie la Processione Stella Maris non è alterato di molto. Nel momento in
cui il peschereccio attraversa il canale navigabile, si svolge uno spettacolo di
fuochi pirotecnici, lo sbarco avviene alla discesa Vasto per il rientro lungo
via Garibaldi, e, quando la processione attraversa piazza Democrate, riecheggia
nell’aria il canto “Madonna d'o mare”, infine, la Statua viene riportata in
Chiesa, oggi non più quella nella palazzina XXIV maggio, ma presso la stazione
di Taranto.
La conclusione dei festeggiamenti per la Madonna protettrice dei pescatori, è la sagra del del pesce e della cozza, che avviene nel piazzale Democrate, dove sono possibili degustazioni di prodotti ittici.
Autrice Articolo:
Dott.ssa Scarano Manuela
Fonti: libretto illustrativo per il 50° anniversario
della Stella Maris ( settembre 1997)
Istituto V. Forleo
Istituto V. Forleo
Immagini: per gentile concessione di Fedele Massante
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